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Tre cortometraggi realizzati dagli studenti del Mamiani sulla Memoria e sulla storia del territorio della nostra provincia

Si è concluso con la realizzazione di tre cortometraggi ad opera dagli studenti del Liceo Mamiani di Pesaro il progetto Biografie della Memoria: storie di sacrificio e libertà. Cinema documentario sulla Shoah e sulla Resistenza,che fa parte del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, e con il patrocinio della Provincia di Pesaro e Urbino.

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Il progetto ha come obiettivo quello di promuovere la conoscenza del linguaggio e della tecnica cinematografica in un’ottica interdisciplinare attraverso documentari che raccontano la storia del Novecento nel nostro territorio, in particolare in relazione a vicende legate alle persecuzioni subite dal popolo ebraico.

Il rapporto tra Cinema e Memoria della Shoah è stato dunque al centro del progetto, realizzato attraverso una collaborazione tra il Liceo T. Mamiani di Pesaro – Classico, Economico Sociale, Linguistico e Scienze Umane e il Circolo Culturale Cinematografico Eidos.

Il cortometraggio La scelta degli Alessandriracconta attraverso interviste e foto dell’epoca la vicenda di cui furono protagonisti Spartaco e Mimma Alessandri, riconosciuti “giusti delle nazioni” dallo Yad Vashem di Gerusalemme per aver salvato alcune famiglie di ebrei dalla deportazione.  Gli studenti hanno realizzato delle riprese cinematografiche anche nei luoghi in cui si svolsero queste vicende, incontrando ed intervistando Elvio Alessandri, testimone e protagonista egli stesso, il quale, allora tredicenne, aiutava gli ebrei portando loro cibo e quanto altro necessario alla sopravvivenza. Nel 1943 Spartaco mise a disposizione degli ebrei perseguitati il modesto albergo di cui era proprietario, il Monte Petrano, sul monte omonimo. Quando a causa del freddo invernale e delle difficoltà di approvvigionamento non fu più possibile rimanere in montagna, essi vennero coraggiosamente nascosti e protetti dalle suore domenicane nel Monastero di San Nicolò.   

Nel cortometraggioConsiderate che avevo quindici anni, basato sulla biografia di Magda Minciotti della storica Anna Paola Moretti, gli alunni del Liceo Mamiani hanno ricostruito la storia della sua deportazione attraverso l’interpretazione di brani scelti del diario che la ragazza scrisse durante la prigionia e attraverso i ricordi di Giorgio Castellani, figlio di Magda, che gli studenti hanno intervistato nel laboratorio di cinema della scuola. Magda Minciotti non aveva ancora compiuto quindici anni quando l’8 luglio 1944 le SS fecero irruzione nella casa dove la sua famiglia era sfollata in seguito ai bombardamenti. Iniziò così l’odissea della deportazione in Germania e del lavoro coatto, una dura esperienza che stravolse la sua vita. Magda scelse la scrittura come strategia di sopravvivenza, annotando su un diario gli avvenimenti e le riflessioni sui sentimenti che provava.

Primo Levi a Pesaro:Paolo Teobaldi racconta, è una video-intervista allo scrittore pesarese Paolo Teobaldi, il quale narra il suo incontro con Primo Levi in occasione dell’iniziativa Il gusto dei contemporanei che si svolse a Pesaro, al Teatro Rossini, il 5 maggio 1986, durante la quale il grande scrittore testimone della Shoah aveva risposto alle domande degli studenti pesaresi. Fu un incontro che suscitò grande emozione ed è considerato particolarmente significativo nella biografia di Levi in quanto fu il suo ultimo incontro pubblico.

«L’esperienza condotta con gli studenti del Liceo Mamiani – afferma il direttore del progetto Gianfranco Boiani – ha rivelato il grande interesse dei giovani per il cinema non solo come spettatori, ma come protagonisti nell’accedere ad una modalità espressiva che le tecnologie digitali mettono oggi alla loro portata. Nel corso delle attività gli alunni hanno anche mostrato un particolare interesse per il cinema documentario quando questo adotta un linguaggio e una modalità espressiva creativa capace di coniugare sperimentazione di nuovi linguaggi e ricerca storica».



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Paolo Teobaldi ricorda Primo Levi in un cortometraggio realizzato dagli alunni del Mamiani

Il rapporto tra Cinema e Memoria della Shoah è al centro di un progetto realizzato grazie ad una collaborazione tra il Liceo “T. Mamiani” di Pesaro e il Circolo Culturale Cinematografico Eidos nell’ambito del Piano nazionale Cinema per la Scuola promosso dal Ministero dell’Istruzione e dal Ministero della Cultura con il patrocinio della Provincia di Pesaro e Urbino.

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Nell’ambito delle attività del progetto gli alunni del Liceo Mamiani hanno realizzato un cortometraggio intitolato Primo Levi a Pesaro. Paolo Teobaldi racconta, nel quale lo scrittore pesarese narra il suo incontro con Primo Levi in occasione dell’iniziativa Il gusto dei contemporanei che si svolse a Pesaro, al Teatro Rossini, il 5 maggio 1986, appena dieci mesi prima della morte del grande scrittore testimone della Shoah.

Il progetto cinematografico Biografie della Memoria si propone di sviluppare l’apprendimento del linguaggio cinematografico e audiovisivo attraverso corsi finalizzati alla realizzazione di documentari che narrano le storie dimenticate dei protagonisti delle persecuzioni subite dal popolo ebraico culminate nella Shoah, nonché vicende della Resistenza e della Guerra di Liberazione nel nostro territorio, coniugando in una prospettiva didattica interdisciplinare il documentario creativo con l’approfondimento della storia contemporanea.

La valorizzazione della Memoria rappresenta un elemento fondamentale per la crescita culturale e civile di una comunità ed in particolare per la formazione delle nuove generazioni. Le immagini filmate dei luoghi in cui si svolsero le vicende narrate dai documentari rappresentano una modalità di conoscenza e di promozione del territorio. 

Nell’ambito del progetto, il Liceo Mamiani ha attivato un laboratorio di cinema dotato di tecnologie professionali di ripresa, un vero e proprio set cinematografico, nel quale vengono realizzati i corsi dedicati all’apprendimento del linguaggio e della tecnica del cinema. 

Un corso sul linguaggio e la tecnica del documentario creativo viene condotto dalla regista Giulia Casagrande ed è dedicato alla storia della deportazione di un’adolescente di allora, Magda Minciotti, sopravvissuta alle dure condizioni dei campi di lavoro nella Germania del 1944-’45 e autrice di un diario in cui narra la sua traumatica esperienza. 

Alle storie legate alle persecuzioni del popolo ebraico e al ruolo svolto dalla popolazione locale nel salvare gli ebrei dalla deportazione è dedicato il corso condotto da Gianfranco Boiani e Giorgio Bianconi, con l’obiettivo di realizzare un documentario che rievocherà le vicende che ebbero come protagonisti i cittadini di Cagli Spartaco Alessandri e sua madre Mimma Alessandri, ai quali lo Yad Vashem di Israele ha assegnato il riconoscimento di Giusti fra le Nazioni.  

Il progetto prevede inoltre la visione di documentari e incontri con i registi che hanno raccontato storie del territorio, dando in tal modo un contributo importante alla conservazione e alla trasmissione della Memoria. 

Tra i registi invitati agli incontri con gli studenti del Liceo Mamiani troviamo in particolare Giovanni Lani, Giulia Casagrande, Alessia Proietti e Gianfranco Boiani.

Il regista Giovanni Lani, autore del progetto Due Minuti di Storia, giornalista, redattore di «QN – il Resto del Carlino», ha fondato l’Associazione Videomemorie per la tutela del patrimonio demoetnoantropologico italiano. È autore del film Pazzi di teatro sull’esperienza teatrale di pazienti psichiatrici con l’attore Carlo Simoni e di documentari sul tema della Memoria, tra i quali ricordiamo La città del Sasso, La Casa dello Studente, Col volto nero dedicato agli ultimi carbonai dell’Appennino, oltre a documentari sui maggiori artisti contemporanei marchigiani.

La regista Giulia Casagrande è autrice dei cortometraggi In futura costruzione (2011) e Verso casa (2022), premio speciale della giuria al Vittoria Peace Film Fest e del documentario Clara e le vite immaginarie (2019), premio Paris Jeunes Talents del Comune di Parigi; è docente di un corso sul linguaggio e la tecnica del documentario creativo nell’ambito del progetto.

Alessia Proietti è regista e autrice del documentario Bandite! che narra l’esperienza delle donne che dal 1943 al 1945 hanno combattuto nelle Guerra di Liberazione dando il loro contributo alla nascita della repubblica.

Gianfranco Boiani, già docente di cinema documentario presso l’Università di Macerata e di Urbino è regista e autore insieme allo storico e sceneggiatore Giorgio Bianconi della docu-serie Biografie della Memoria dedicata a personaggi e vicende della Guerra di Liberazione e delle persecuzioni subite dal popolo ebraico.

Il progetto coinvolge le principali istituzioni culturali, centri di ricerca e archivi che si occupano dello studio della storia contemporanea nel territorio provinciale, come la Biblioteca Archivio di Storia Contemporanea “V. Bobbato” di Pesaro, la Fondazione XXV Aprile di Pesaro e Urbino, l’Istituto di Storia Contemporanea della Provincia di Pesaro e Urbino ISCOP, l’ANPI e l’Associazione culturale “La battaglia di Paravento”. 

Intento del progetto è quello di sviluppare competenze specifiche nel settore cinematografico e audiovisivo attraverso l’esperienza diretta degli studenti nelle diverse fasi della produzione cinematografica con tecnologia digitale. Gli alunni partecipano alla realizzazione di docu-film, predisponendo dossier di ricerca e sceneggiature, collaborando all’allestimento dei set e costituendo piccole troupe supportate da professionisti.  

Il cinema documentario costituisce uno strumento particolarmente efficace sul piano didattico in una dimensione interdisciplinare, in quanto permette di coniugare lo studio del linguaggio cinematografico con la conoscenza della storia contemporanea attraverso le biografie e le narrazioni dei protagonisti, sensibilizzando gli studenti al tema della tolleranza e contro ogni forma di discriminazione.

Approfondire la conoscenza della Shoah, l’evento più tragico del Novecento, rappresenta non solo un dovere morale, ma anche una modalità per comprendere la storia contemporanea e trasmettere alle giovani generazioni valori quali la libertà, la democrazia, la tolleranza e il rispetto per l’essere umano al di là di ogni differenza.



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